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FAQ

1) Con quali risorse i Fondi interprofessionali finanziano la formazione?

La Legge 388/2000 definisce che le Aziende possano destinare ad un Fondo Interprofessionale lo 0,30% dei versamenti mensili dovuti all’ INPS per ogni dipendente.

Aderendo ad un Fondo un’impresa vi versa circa 40€ all’anno (media nazionale) per ogni dipendente. Destinandolo ad un Fondo, l’azienda avrà la garanzia che lo 0,30% versato le “ritornerà” in azioni formative volte a qualificare, in sintonia con le proprie strategie aziendali, i lavoratori occupati.

 

2) Se un'Azienda non versa a nessun Fondo, trattiene i versamenti nelle proprie casse?

Purtroppo i soldi non restano in Azienda!

Se non si destinano ad un Fondo Interprofessionale i contributi sono trattenuti dall'INPS e versati per il 50% al fondo di rotazione per la formazione professionale e per il restante 50% al fondo sociale per l'occupazione e la formazione. Aderire ad un fondo è una possibilità per le aziende di recuperare parte dei contributi previdenziali obbligatoriamente versati e destinarli alla formazione dei propri lavoratori.

 

3) Come posso verificare l'adesione della mia Azienda?

Il modo più semplice per verificare se la propria Azienda aderisce ad un fondo è attraverso il Cassetto Previdenziale Aziendale contenuto nel sito dell’INPS:

  1. Accedendo ai “Servizi Online INPS” (link), inserendo Codice Fiscale e password Aziendale;

  2. Selezionare “Cassetto Previdenziale” -->  “Dati complementari” --> “Fondi interprofessionali”.

  3. Se già iscritti comparirà il codice del Fondo Interprofessionale secondo la tabella sopra riportata. Se non compare il codice l’Azienda non aderisce a nessun fondo.

 

4) Aderendo a FormAzienda, oltre a poter usufruire di corsi gratuiti, di quali Vantaggi posso beneficiare?

  • Gestione dell’intero Piano Formativo, dalla fase di Raccolta dei Fabbisogni formativi alla Progettazione, dal Coordinamento alla Rendicontazione, da parte di Federservizi Integrati Srl;

  • Piani Formativi approvati in tempi rapidi – in media 20 giorni – non essendo il Fondo burocratizzato (ha sede a Crema);

  • Formazione su tutte le principali tematiche e per tutti i tipi di figure professionali, dagli Apprendisti ai Dirigenti;

  • Formazione con anche solo 1 discente in aula.

 

5) Posso utilizzare personale interno come docenti, tutor, ecc.?

Si è possibile.

I Fondi interprofessionali consentono di utilizzare le risorse umane interne come docenti, coordinatori, attività di segreteria e rendicontazione, ma anche come tutor per periodi di affiancamento per apprendisti o altro personale.

Il requisito richiesto è che le risorse umane interne posseggano esperienza e competenze documentate per lo svolgimento di tali attività.

Il Fondo prevede un rimborso per i lavoratori interni impiegati nel piano formativo pari al costo orario lordo aziendale del lavoratore X ore in cui è stato impiegato nel progetto.

 

6) Quale è la procedura per aderire ad un Fondo?

Ogni Azienda può aderire ad un solo Fondo.

L’adesione è volontaria, revocabile e completamente gratuita.

Si effettua attraverso la denuncia aziendale del FLUSSO UNIEMENS compilato periodicamente dall’ufficio paghe o dal Consulente del Lavoro.

Ad ogni Fondo è assegnato un codice che deve essere inserito nella sezione “Fondi Interprofessionali” del modello Uniemens. Il codice legato a FormAzienda è il FORM.

 

7) Cos’è la mobilità tra Fondi Interprofessionali?

La mobilità è la procedura attraverso cui l’azienda di nuova adesione, laddove proveniente da un altro Fondo Interprofessionale, può richiedere il trasferimento del 70% dello 0,30% versato nel triennio antecedente (ma non riferito a periodi antecedenti il 1° gennaio 2009), al netto delle risorse eventualmente già utilizzate per il finanziamento dei propri Piani Formativi, da parte del Fondo di provenienza.

La mobilità è stata istituita a seguito dell’emanazione della Legge 2/2009, art. 19, comma 7-bis, attuata dall’Inps con la circolare nr. 107 del 01/10/2009, in cui ne indica le modalità operative e i requisiti di applicabilità.

Il trasferimento delle risorse è attuabile se:

  • l’adesione al nuovo Fondo e la revoca dal precedente Fondo sono espresse contestualmente (cioè compaiono nello stesso Uniemens);

  • l’azienda che ne fa richiesta, in ciascuno dei tre anni precedenti alla nuova adesione, risponde alla definizione comunitaria di media e grande impresa, di cui alla raccomandazione dell’UE nr. 203/361/CE;

  • l’importo da trasferire (relativo al 70% dello 0,30% versato, al netto delle risorse eventualmente già utilizzate) è almeno pari a 3.000 euro.

 

8) L’adesione a FormAzienda prevede delle spese per le imprese o il contestuale versamento di una quota associativa a Federservizi Integrati?

NO! L’adesione a un Fondo non prevede alcun onere aggiuntivo da parte dell’Azienda. Secondo quanto previsto dalla Circolare n. 60/2004, verrà trasferita all’ente, la percentuale dello 0.30% che risulta essere un di cui di quanto l’Azienda già versa all’ente previdenziale. Oltre a ciò Federservizi Integrati, quale Ente accreditato al FormAzienda, non richiede alcuna quota associativa alle imprese che scelgano di aderire a FormAzienda per il suo tramite.

 

9) Da quando è efficace l’adesione a FormAzienda?

Come indicato nella circolare Inps n. 107/2009, l’effetto dell’adesione decorre dal mese di competenza della Denuncia Aziendale nel quale è stato inserito il codice FORM.
L’adesione può essere manifestata in qualunque momento dell’anno.

 

10) E’ possibile formare i dirigenti?

Sì, anche i dirigenti versano lo 0.30% quindi rientrano tra le categorie che possono beneficiare della formazione, se pur con alcune differenze.

Un dirigente versa circa 75€ (media nazionale) all’anno, i contributi seguono una linea separata e vengono accantonati dai fondi paritetici con una “cassa” separata.

 

11) Un fondo vale l’altro?

No, scegliere un fondo piuttosto che un altro può influire molto sulle risorse disponibili per la formazione e scegliere il fondo sbagliato può limitare molto le possibilità di fare formazione “gratuitamente”.

Le variabili principali sono: dimensione dell’azienda, tipologia delle esigenze formative, urgenza nell’attivazione dei corsi.

La scelta deve ricadere sul Fondo che garantisce le modalità di finanziamento corsi più adatte alla realtà aziendale.

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